...Questo fu il suo inizio...
un involucro di tristezza, solitudine e bisogno di amore...
Non...ricordava bene come fosse finita lì, ogni volta che ci pensava veniva inghiottita dal buio; un buio proveniente da lei...
Faceva male, faceva molto male... tutto bruciava e doleva...
e in mezzo a quel tormento tentò di gridare...
"aiuto"
Touhou Shanikusai Spinoff Project - Impossible Life Theory
Stage 1 - Summon
A Gensokyo, le giornate passavano tranquille, L'estate portava buon umore in tutta la terra del sogno, non si vedeva nemmeno l'ombra di un possibile incidente di Youkai, ciò che rappresentava le problematiche locali, in poche parole;Quel giorno, alla Forest of Magic, nell'accogliente dimora Kirisame, la rispettata maga nera che, assieme alla altrettanto rispettata Sacerdotessa Hakurei aveva risolto gran parte degli incidenti a Gensokyo, qualcuno stava sonnechiando in un comodo letto matrimoniale...
-ma...ri...- sussurrava nel sonno la ragazza, dei raggi di luce pacifici entravano dalla finestra illuminandole il volto ed esaltando i suoi capelli di un colore straordinariamente bianco...
La ragazza si rigirò un po' nel letto, poi, trovata una posizione molto comoda per il riposo si bloccò, il rumore del suo respiro non veniva coperto da alcun rumore, se non da un lieve sussurrio di un fresco venticello...
Mitsuki, è così che si chiamava, aveva un' aria beata e dormiva con assoluta tranquillità... -ma...ri...-
-AIUTO!-
Mitsuki si paralizzò...
era abituata a sentire questo genere di voci nei sogni che faceva, ma questa voce a differenza delle altre era ben scandita...
Ora l'immagine che aveva Mitsuki era una specie di stanza, la grandezza era indefinita, dato che l'unica cosa di cui si sapeva l'esistenza era il pavimento, era una stanza, poi? o era solo un mondo di oscurità?
-chi sei?- tentò di domandare...
-Fa male!- gridò la voce, una voce tenera e aggraziata come quella di una dolce bambina, ma rotta dal tono addolorato...
-Va tutto bene!- gridò Mitsuki, tentando di tranquillizzare la voce -ti aiuterò io!- continuò, ma i singhiozzi non finivano...
-Dove sei?- le chiese, cercando, annaspando, il nero che copriva l'intero posto era densissimo... -DOVE SEI??- Gridò Mitsuki, decisa ad aiutarla...
-Non venire!- la interruppe la voce... -Il nero divorerà pure te!- Continuò...
Mitsuki aveva sempre avuto uno spirito di paladina della giustizia, soprattutto per guadagnare qualcosa, ma quella volta era la voglia di liberare qualcuno dagli impicci...
-Io non mi muovo di qui!- disse, -Non senza aver provato ad aiutarti!-
I singhiozzi furono rotti, e ci fu silenzio per qualche minuto...
...improvvisamente, il mondo attorno cambiò, il colore da nero divenne... distorto
Uno sfondo arcobaleno con un tema a frattali si sostituì subito allo sfondo scuro...
Mitsuki arretrò un po', non si aspettava una reazione così repentina... cos'era quel sogno?, Perché era così... colorato?
-Vuoi... aiutarmi?- domandò la voce, con molta speranza...
-Sì, forza... vieni!- Disse Mitsuki, sollevata...
-Posso davvero venire?- chiese nuovamente
-Sù, forza!- Rispose Mitsuki -Viviamo in una casa spaziosa, puoi starci pure t...-
Si svegliò di colpo... un fragorosissimo rumore aveva scosso Mitsuki dal profondo...
-Maris...- gemette, ma il letto era vuoto, accanto al comodino, un rustico vassoio con una tazza e un frutto e un bigliettino, "sono andata a prendere qualche libro da patche, Hoshi" recitava.
Mitsuki sembrò sollevarsi... ma un secondo fragore la riportò alla dura realtà...
veniva da fuori...
Aprì la finestra, il cielo estivo che fino a qualche ora prima riscaldava la stanza, ora sembrava un temporale;
ma la cosa che più preoccupava erano le nuvole... sembravano riunirsi in un unico punto, e la loro forma sembrava descrivesse una elisse... come se una strana foza le riunisse tutte sul punto.
Il sangue di Mitsuki si gelò nelle vene... non ci pensò due volte, ancora avvolta nel proprio pijama uscì dall' abitazione, e iniziò a correre verso quel punto...
Dopo appena cinque minuti di corsa, Mitsuki si ritrovò in una radura al centro della Forest of Magic... sopra di lei, i nuvoloni minacciosi troneggiavano cupamente...
Mitsuki guardò con aria impaurita, ma affascinata la tempesta, scrutando con i suoi occhi di colore differente il centro...
cos'era quella cosa luminosa?...
la sua domanda non tardò ad avere una risposta... la "luce" si allargò rapidamente, mostrandosi per quello che era veramente: un enorme cerchio di evocazione!
Il fragore fu così grande che per tutto il tempo non vi si sentì che un leggero fischio d'orecchio, anche il vento, che muoveva impetuosamente gli alberi, sembrava essersi zittito...
Poi, tutto su un colpo, la pesante onda sonora gettò Mitsuki indietro di qualche metro... e tutti i rumori reiniziarono...
Col Rumore, dal centro del cerchio magico, qualcosa di incredibilmente grosso e lento stava uscendo...
In breve tempo, ciò che poteva sembrare un enorme meteorite si era materializzato dal segno di magia, ed ora, si lasciava cadere con estrema lentezza verso il suolo...
Non sembrava aver peso, anzi, sembrava essere leggero come un palloncino...
Fu solo quando si "appoggiò" sul terreno, che iniziò a sprofondare sul suo stesso peso...
Mitsuki rimase a guardare la scena, incapace di muovere un muscolo... probabilmente il rumore fragoroso era la barriera Hakurei che si frantumava per far passare quel meteorite "evocato"
Ricordò istantaneamente ciò che le aveva detto Yukari "se non la smetti di sognare ti sbatto fuori da Gensokyo"...
Iniziò a disperarsi... quello era un buco molto più grande di una semplice, sottile, crepa sulla barriera... ma, come se di colpo qualcosa volesse risolvere il suo problema, il cerchio magico si richiuse, lasciando un cielo blu, con il sole che tornava a splendere...
Qualche ora dopo...
Marisa e Reimu, le solite due compagne, scendevano lungo la "fossa", creata dal peso del meteorite; -eccì!- starnutì Marisa, mentre volava sulla propria scopa;
-Aah, dannazione, odio trovarmi di nuovo nel sottosuolo, da-ze!- sbuffò la maga, lamentandosi dell' umidità, mentre dalla ricetrasmittente si potevano sentire le voci, gracchianti per l'effetto della radio, di Mitsuki e Nitori; Nitori programmava il segnale, per permettere a Mitsuki di parlare con Marisa...
-Va tutto bene, Mari?- le chiese, facendosi capire quasi a stento a causa del disturbo del campo di ricezione
-Va tutto bene, da-ze!- rispose Marisa, con la solita voce festosa, -sono solo um po' raffreddata da-zé!- rispose Marisa raggiante, Reimu invece era taciturna, volava di fianco a Marisa in silenzio.
Le due eroine riuscirono ad arrivare all' ultimo piano, dove, placidamente, riposava il meteorite, che aveva smesso di sprofondare...
Era un antro enorme a circa cinquanta chilometri dalla superficie terrestre; stalattiti e stalagmiti di roccia calcarea si ergevano rispettivamente dal soffitto e dal pavimento, c'era una piccola sorgente, giacché i piedi delle due eroine toccando per terra fecero un rumore di pozzanghera...
-Che fortuna, da-zé!- esclamò Marisa -di solito fate, spettri e youkai vari ci bloccano la strada, ma stavolta riusciamo ad arrivare al sodo senza interruzioni da-zè!- ridacchiò con la sua espressione solare
-Già- rispose semplicemente Reimu, -di solito veniamo sempre attaccate per i motivi più svariati, ma stavolta ci è andata di lusso- aggiunse, avvicinandosi al meteorite producendo un rumore di scalpitio sull' acqua...
Il meteorite era enorme, Reimu lo vedeva per la prima volta solo ora, non era stata testimone della sua caduta, ma solo del fragore e di un grand trambusto nella barriera Hakurei...
...sentiva delle voci, ma non riusciva a capire da dove venissero, aprì gli occhi, vide solo l'immensità dell' oceano, dei giganteschi animali marini le nuotavano placidamente attorno, erano molto buffi, avevano una testa piccola piena di denti aguzzi, ed un lungo collo, che veniva da un corpo molto più ingrossato, con quattro lunghe pinne, due per lato, il loro verso era basso e cupo, come quello di una balena, ciò la rilassava moltissimo...
tutto intorno a lei, ogni genere di microbi e cellule si mostravano, e sotto di lei, vedeva delle piante arricciarsi e protendersi verso l'alto...
Non aveva mai visto una terra così, le dava l'impressione di... "antico", ma dentro di lei sentiva una grandissima sensazione di nostalgia, come un bimbo fra le braccia della propria madre...
Improvvisamente, con la coda dell' occhio, scorse un leggero movimento...
Si girò, e la vide... una ragazza di spalle, non si poteva descivere molto, data la posizione, ma la colpì molto il vestito, molto ampio, sia per la parte superiore che quella inferiore, e un enorme cappello nero da spiaggia con un fiocco giallo, da cui spuntavano dei lunghi capelli mossi color grigio platinato...
-Hey!- gridò lei, ma la ragazza non la stava ascoltando...
dopo qualche istante, essa svanì... lasciandola sola in quel sogno embrionale che tanta nostalgia le stava creando...
Non poté trattenere due grasse lacrime dal rigarle le guancie... -grazie di tutto... mi sentivo tanto sola e sperduta, in quel nero...- le disse.
Non seppe mai se le sue parole raggiunsero la ragazza, ma d'un tratto il suo cuore iniziò a palpitare... e qualcosa al centro del proprio petto iniziò a brillare di giallo...
-WOAH!- gridò Marisa, coprendosi il viso, il meteorite aveva iniziato a brillare di una luce intensa, un flash che feriva minacciosamente gli occhi, rilassati dalla tenue oscutità della caverna...
-Marisa, sta' sicuramente per esplodere!- le gridò Reimu, coprendosi il viso con le maniche, -dietro quel masso!- gridò indicando una roccia a qualche metro di distanza...
le due si rannicchiarono dietro alla sporgenza e attesero il botto...
ci fù un grandissimo frastuono di esplosione, alimentato dalle pareti della caverna che facevano rimbalzare l'eco...
La maga nera e la sacerdotessa Hakurei furono costrette a coprirsi le orecchie...
attesero... attesero ancora, ma l'esplosione sembrava non finire, quando le orecchie si abituarono al frastuono trovarono l'occasione di preparare un modo per uscirne...
-Dobbiamo fare qualcosa... e tu sai cosa- gridò in modo seccato la miko, mostrando un talismano
-Aspettavo solo quello, da-zé!- rispose divertita la maga nera, mostrando l'oggetto esagonale che stringeva nella mano; era l'Hakkero, un potente catalizzatore magico famoso per essere di proprietà di Marisa.
Spirit Sign 「Fantasy Seal」 annunciò la Miko
Love Sign 「Master Spark」 gridò battagliera la Maga
un' infinità di amuleti iniziò ad espandersi, sembravano quasi avere una mente propria da come si muovevano, tutti a bloccare il potere esplosivo del meteorite nello stesso tempo in cui attaccavano, mentre un colossale Laser di ampiezza indicibile andò a infrangersi dritto contro l'onda d'urto...
Il mondo attorno divenne totalmente bianco... fu così per qualche secondo, quindi tornò la dolce oscurità... le eroine erano riuscite a salvarsi ancora una volta...
-Dahaha!- ridacchiò trionfante Marisa, -è questo che mi piace di questo lavoro, da-zé!- esclamò
-Dovrei definirlo io un lavoro, per te mi sembra più una specie di... divertimento?- rispose la miko, serissima
-Piuttosto, stai in guardia, non sappiamo ancora se i nostri guai sono finiti- le suggerì, indicando con la sua sealing staff il fumo nero che usciva da una profonda crepa nel meteorite...
Marisa annuì, tornando seria, e rimase a guardarlo... fu la prima delle due ad accorgersi di un debole bagliore all' interno del fumo...
-clack!-
un rumore metallico aveva interrotto il silenzio, ristretto già da un dolce gocciolare dale stalattiti, con quello, pure il bagliore si spense, e una figura piccola e snella uscì dal fumo...
Appoggiò un piede sulle rocce sottostanti con un delicato rumore di chi cammina senza alcuna calzatura... quindi si bloccò, non si riusciva a scrutare bene la sagoma, data l'oscurità della grotta, ma si poteva tranquillamente intuire la statura e la taglia...
la sagoma ignota iniziò ad avanzare barcollando con fare molto impacciato verso le due, il suo respiro era affannato e pesante...
Reimu si voltò verso Marisa, e, con un cenno della testa la invitò a proseguire con cautela; avanzarono di qualche passo finché non furono in grado di vedere la creatura che avevano davanti...
aveva le proporzioni di una bambina, era piccola, molto piccola e magra, teneva gli occhi chiusi e non indossava alcun indumento, cosa piuttosto credibile, dato che sembrava essere appena nata dal meteorite, aveva dei lunghissimi capelli di colore roseo pallido, sulla testa aveva due protuberanze cornee a forma di cuore, sembravano cucite, come se il cuore si fosse spezzato e ricucito, al centro del petto aveva una spirale molto curiosa, sembrava quasi una runa, chiusa in un cristallo dalla superficie rotonda, una specie di occhio, ma molto simile a un gioiello...
dopo aver fatto l'ennesimo passo in avanti, si sbilanciò e cadde di lato sul pavimento...
Reimu e Marisa non esitarono un attimo, la presero e la avvolsero in una sciarpa...
-Torniamo sù- suggerì Reimu, -scopriremo più cose su di lei fuori da questo posto-
Marisa annuì, e, caricata sulla scopa, iniziò a risalire il tunnel verticale da dove erano venute...
...il suo occhio runico iniziò ad illuminarsi di un tenue arancione...