Per una volta dovrei ringraziare Flandre. Non avevo mai letto alcunché di Agatha Christie, poi le mie continue partite a EoSD e la martellante "U.N. Owen Was Her?" mi hanno spinto a saperne di più su U.N. Owen. Fortuna che è estate e ci sono un sacco di fiere in giro per il Lazio: un piccolo salto a Torvajanica, una ricerca tra i libri di uno stand nella piazza principale e tak!, il libro è mio. Purtroppo l'edizione che ho trovato è di quelle lacunose, piena di errori di stampa piuttosto fastidiosi (errata divisione dei paragrafi, "è" maiuscole senza accento, errori di trascrizione da scansione OCR) che a tratti rallentano una lettura veloce e scorrevole. Vi consiglio la versione con la copertina qui sopra, decisamente migliore in termini qualitativi.
Otto persone, sconosciute l'una all'altra, vengono invitate - ognuna con motivi e modi diversi - su un'isola deserta e sperduta, Nigger Island, di recente sotto i riflettori per un fantomatico acquisto miliardario da parte degli eterei signori Owen. Quivi entrano nella villa costruita dai succitati proprietari dell'isola ed accolti da due servi.
Tutto sembra andare liscio: l'arrivo in quella villa da miliardari piena di ogni comfort, il pranzo pantagruelico che ne consegue...finché un inquietante grammofono non suona un disco che rivela il vero motivo per il quale quei dieci uomini, compresi la servitù, sono lì riuniti.
Ha inizio così un gioco al massacro, una sequela lenta ed inesorabile di delitti scanditi da una macabra ed alquanto profetica filastrocca su "Dieci piccoli negretti"...
La cosa più sorprendente di questo libro è la schietta semplicità con la quale vengono narrati gli avvenimenti: in una manciata di pagine ci vengono presentati l'ambientazione ed i protagonisti, così come le loro vicissitudini passate; ognuno di essi è dotato di un carattere che li contraddistingue, che sostituisce quella fredda necessità di accurate descrizioni tipica dei cosiddetti classici d'autore. Ne consegue una scorrevolezza liscia ed intrigante, mantenuta sempre sullo stesso, alto livello. In pochissimo tempo vi ritroverete ad aver letto più di sessanta pagine ed anche se non siete degli avidi lettori sentirete il bisogno di continuare a leggere, galvanizzati da una fervente necessità di scoprire chi sia, pagina dopo pagina, quel sadico calcolatore di delitti "su misura" che risponde al nome di U.N. Owen.
Così sadico dal divertirsi anche col lettore, frantumando di volta in volta le sue certezze anche (e soprattutto) alla fine della storia...
Non c'è nient'altro da aggiungere, se non che si tratta di un acquisto irrinunciabile - per chi vuole avvicinarsi ai gialli per la prima volta - nonché di una piacevole letture anche per chi ha voglia di spendere pochi euro per un libro ogni tanto...
(questa recensione la potete trovare anche sul mio blog: http://randyflynn.livejournal.com/)