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Re: 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 18/10/2009, 10:39
da Yuki
Rendan ha scritto:ps: Yuki mi sembra simpatico, mi concedi di violentarlo a mia discrezione tradendoti ogni tanto? XD XD *chiedo lo stesso permesso anche a kira e scarlet XDDD <- poligamy mode ON*
PERMESSO NEGATO!!

Re: 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 18/10/2009, 18:19
da Rendan
Non hai notato che non ho chiesto pareri alla vittima? mini_yuyuko XDXD Comunque finiamo qui l'ot, così la ficcy può essere postata in pace e senza poligamia XD mini_suika

Re: 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 19/10/2009, 11:31
da Scarlet Symphony
Rendan ha scritto:Yuki mi sembra simpatico, mi concedi di violentarlo a mia discrezione tradendoti ogni tanto? XD XD *chiedo lo stesso permesso anche a kira e scarlet XDDD <- poligamy mode ON
Sotto pagamento di 10.000 Bisco-Euro (Ovviamente, U_U) io non vedo, non sento e non parlo! Quindi sarai libero di fare quello che vuoi! Xp

Comunque, Randy a quando il prossimo capito? Sono curioso di sapere come va avanti! *_*
mini_remilia

Re: 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 19/10/2009, 22:34
da RandyFlynn
Eccomi qui! Vengo evocato, e io rispondo! XD

Allora, per quanto riguarda il capitolo sto continuando piuttosto lentamente. Ho davvero poco tempo quando torno dall'università e lo dedico spesso a ripassare ciò che ho sentito a lezione. Ho intenzione di dare un esonero a dicembre, quindi sempre meglio studiare!

Ma non temete, non mi farò attendere molto. Sto anche lavorando ad una fict hentai su Fate/Stay Night (che ovviamente NON posterò qui) ed è già bella che quasi finita, manca il gran finale (ridete pure). Facendo un rapporto, sono più prono a scrivere il capitolo successivo a quello che sto scrivendo, ma è normale, è solo che ho il cervello che parte per la tangente ogni volta che comincio xD se non altro ho già in mente come va avanti!

Restate qui, mi raccomando, e non sarete delusi.

Re: 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 20/10/2009, 21:00
da Hideki Kineboshi
Hai avuto l'onore di essere il creatore della prima fan fiction che io abbia mai letto, sappilo. La storia è carina, è scritta bene, ma certe volte dilunghi un po' troppo sulle descrizioni. Per il resto mi piace, vorrei leggere il seguito.

Re: 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 31/03/2010, 16:00
da RandyFlynn
Ed ecco, dopo tanto tempo, il primo capitolo della mia storia apocalittica. Buona lettura ^^

----------

“Il coraggio è quasi una contraddizione in termini. Esso implica un forte desiderio di vivere che prende la forma di essere pronti a morire.”
Gilbert Keith Chesterton (1874-1936), scrittore e critico inglese

“Il male che fanno gli uomini sopravvive loro,
Il buono è spesso interrato con le loro ossa.”

Antonio nel “Giulio Cesare” di William Shakespeare, Atto III, Scena II

“Chi lotta contro i mostri deve fare attenzione a non diventare lui stesso un mostro. E se tu riguarderai a lungo in un abisso, anche l'abisso vorrà guardare dentro di te.”
Friedrich Nietzsche, filosofo

============
= CAPITOLO I =
============

Con un grido acuto e gli occhi sbarrati il sogno di Maribel Hearn sparì, infrangendosi col buio della sua mente, senza lasciare altro che residui persistenti sulla retina. Prima si scolorirono, poi sfumarono, ed ecco, quelle visioni non erano più lì, sui suoi occhi, ma ben dentro di lei, scavate nel cervello. Il soffitto bianco sporco della sua stanza, al secondo piano della Casa Studenti dell’Università di Nottingham, riusciva difficilmente a subentrare in lei, così come il buio circostante.
Gli occhi le pulsavano violenti, ad ogni battito stringeva più forte che poteva le lenzuola nei pugni; non si accorse di quanto digrignasse i suoi denti finché non avvertì un dolore acutissimo, che le fece spalancare la bocca. Respirare le bruciava dentro ad ogni rapida annaspata, quell’aria pareva fatta di colonne di ghiaccio ruvido, che si sfregava contro un corpo, il suo, sofferente. Lasciò la presa di una mano e se la passò sulla fronte, madida; la fece scivolare su quelle palpebre che a fatica si chiusero. Strizzò tra pollice ed indice gli angoli degli occhi, tirando con essi parte di pelle. Infine deglutì, per dover solo sentire quanto secca e felpata fosse la sua gola.
Un lampo bianco nella sua mente, dalla lucidità inaspettata, la animò di una volontà ben precisa.
Doveva chiamare Renko.
Accese l’abat–jour con un clic veloce, si alzò di scatto e con un suo movimento ricacciò nel suo corpo il torpore del sonno. Nell’alzarsi urtò contro il comodino bianco vernice, facendo cadere la sveglia. Quando la raccolse, il quadrante le regalò un brivido.
Le 11 di sera! Aveva dormito fin troppo! Si era addormentata alle 3 del pomeriggio, di ritorno da una lezione sui Fenomeni della Parapsicologia più lunga e noiosa del solito. Aveva promesso a se stessa di sonnecchiare un po’, giusto il tempo di rilassarsi, magari subito dopo la breve lettura di un saggio sulla materia che studiava. Doveva pur andare avanti e finire quelle 95 pagine sulle quali ci avrebbe fatto una tesi ben presto. C’era anche quel disegno da consegnare per il giornale di facoltà, editare la video–intervista al direttore di facoltà, quella dove parla del suo ennesimo libro, pubblicato dalla sua stessa università; doveva pagare la retta, telefonare al suo relatore, consegnare gli esami in segreteria… e poi quella ragazza! Aveva un appuntamento con lei, alle 16, alla Lincoln Hall. Avrebbero dovuto organizzarsi per il giorno dopo, vista la necessità di seguire un piccolo seminario integrativo su Sigmund Freud e sull’evoluzione dell’interpretazione dei sogni!
Il sogno! Quelle visioni!
Doveva chiamare Renko.
Tutte quelle preoccupazioni non esistevano più di fronte a quell’urgenza martellante. Doveva prendere il suo cellulare.
Colpi alla porta.
– Are you okay, mate?
Maribel si rassicurò. Era Adam, il tizio della stanza di fronte. – Yeah, I’m fine. – gli rispose, pur trafelando. Fece di tutto per non tradire il suo panico: non voleva certo che un ficcanaso come lui si mettesse a fare domande!
Un ficcanaso che, ovviamente, non se ne andò subito. – Sicura? Ti sento un po’… diversa. Cos’erano queste urla? Dormito male? Visto un fantasma? Un ratto? Una lucertola? Ragni? Serve aiuto?
Perché non se ne va? – No, niente di tutto questo! –. Lo assecondò per quanto potesse. La sua voce le mancava. – Sono solo caduta dal letto nel sonno! Non mi capitava da un bel po’, sai, caro…? –. Come diavolo si chiama?
– Ah, okay! –. Il ragazzo dietro la porta picchettò contro di essa. – Scusa per il disturbo… sicura di non volere una mano? Perché se hai bisogno, puoi chiamarmi pure, eh!
– Sì, lo farò, non ti preoccupare! Lo so che sei così ben disponibile!
Maribel sentì un “Tranquilla, lo sai che lo sono sempre, per te!” allontanarsi dalla sua porta. Ringraziò tantissimo l’effetto Doppler per il potere rassicurante che aveva in lei.
Era di nuovo sola.
Doveva chiamare Renko.
Dove aveva lasciato il cellulare? Si controllò le tasche, ovviamente vuote; aprì il cassetto del suo comodino, trovando solo quella vecchia rivista di Edge Magazine, che aveva comprato durante il suo primo giorno di permanenza a Nottingham, più poche sterline spicciole e qualche vecchio biglietto dei pullman. Che fosse sulla scrivania? Si avventò su di essa e la rovistò da cima a fondo, incurante dell’essere ancora sotto lo stress da brusco risveglio. Aprì l’astuccio e niente. Spostò l’astuccio stesso e niente. Mosse i libri dalla scrivania per vedere se si nascondesse dietro di essi e niente. Cassetti, cassettone, sacchetti, cestino della spazzatura e niente. Dov’era quel cellulare? Doveva chiamare Renko.
La “Notte sul Monte Calvo” di Mussorgsky chiamò Maribel da sotto il letto. Lei si inginocchiò ed allungò la mano finché non avvertì la vibrazione nel suo palmo. Senza neppure controllare né pulirlo, portò l’apparecchio all’orecchio ed aprì la conversazione.
– Renko? –, domandò sovrappensiero.
– No, sono Adam! –. Ancora lui? – Sicura di non voler nulla da me? Sono vicino alla sala mensa, magari un po’ di acqua, una bibita… basta che chiedi!
Sbuffò così forte che per il microfono parve un colpo di vento. – Sei gentile, ma no, grazie –. Maribel si sentì seccata da quelle attenzioni eccessive. – Lasciami solo riposare, okay?
– Alright, alright, sorry mate…
La ragazza chiuse la telefonata con un colpo di dito secco, dopodiché compose il numero rapidamente e portò l’apparecchio all’orecchio.
Tuut–tuut. Tuut–tuut.
Tuut–tuut. Tuut–tuut.
Tuut–tuut. Tuut–tuut.
Tuut–tuut. Tuut–tuut.
Il numero da lei selezionato non è al momento raggiungibile.
– Accidenti! –. Maribel lanciò il cellulare contro il letto. Fece un piccolo tonfo, sordo e ben attutito dal morbido materasso, prima di finire in verticale tra letto e muro. Nervosa ed ansiosa, la ragazza addentò con piccoli morsi la sua mano sinistra. Che fare? Richiamarla di nuovo, per perdere altro tempo? Il ricordo le stava già scivolando via dalla testa, se l’avesse richiamata senza successo avrebbe perso dettagli preziosissimi. Mandarle un messaggino? Ancora peggio, avrebbe richiesto una certa concentrazione, la stessa che cercava di mantenere con i ricordi di quelle visioni, come farebbe una diga con un fiume in piena.
Il suo diario. Poteva scrivere tutto ciò che aveva visto sul suo diario. Corse verso il comodino, aprì il cassetto con l’anta più grande e vi estrasse un quaderno di grosse dimensioni e ben spesso, violastro. Dentro al mobiletto ve n’erano altri, più o meno delle stesse misure di quello che aveva in mano, parevano solo più usati e spiegazzati. Aprì il quadernone, impugnò la penna celata tra una pagina scritta e l’altra bianca, stese una riga alla fine del paragrafo e, dopo aver segnato la data, iniziò a scrivere.

La punta baffuta e morbida di un pennello di bambù completò l’ultimo ideogramma di un lunghissimo foglio di carta dall’aspetto tradizionale, poco prima di posarsi in un piccolo crogiolo di ceramica posto su di un tavolino nero, basso e senza decorazioni.
– Ecco fatto –, disse una voce di ragazza, delicatissima. C’era silenzio nella stanza e la luce del sole illuminava la casa da una porta scorrevole aperta. Dall’esterno, lievi passi sulla ghiaia ed il parlottare della gente faceva da sottofondo ad una giornata tutto sommato tranquilla. Lei posò le mani sulle sue ginocchia, poi si stiracchiò. Si sentì addosso una bella soddisfazione, la stessa che proverebbe chi fa lo stesso lavoro da sempre con la stessa, minuziosa attenzione ai dettagli.
La ragazza allungò le sue mani al bordo inferiore del foglio di carta e lo arricciò con cura, per arrotolarlo. Sorrise: ciò che teneva tra le mani assomigliava ad una pergamena, mancava solo che avesse una striscia di stoffa per chiudere, magari con un fiocco vistoso, dopodiché sarebbe bastato fonderci un bollo di ceralacca.
Lei pensò qualcosa a riguardo. Una storia curiosa, avvenuta in un tempo in cui a fare da padrone erano i rinnegati e le lotte per lavare onte ai propri codici d’onore; un periodo dove la fantasia era l’unica via di fuga per scrittori e amanti in fuga. Viveva un uomo solo, che il tempo e le sfide avevano reso più vecchio nella carne; aveva addestrato mente e corpo alla via della spada, come del resto molti avrebbero fatto al suo tempo, e giorno e notte vagava per il mondo per vivere di essa. Un giorno si ricordò di una donna, con la quale aveva avuto una liaison tempo addietro, quando lei era promessa in sposa ad un futuro, prospero proprietario terriero. Si erano ripromessi che non appena il mondo gli avrebbe fatto ricordare di lei, le avrebbe scritto una lettera con un haiku. Quello sarebbe stato il segnale, diceva; lei avrebbe dovuto abbandonare tutto e correre da lui.
Così fece lui, e la consegnò ad un messaggero. Il quale, però, era un bel ficcanaso: aprì la pergamena, ne lesse il contenuto e l’haiku gli piacque così tanto che decise di portarlo alla propria amata, sostituendo il nome originale col proprio. Qualche giorno dopo, lo spadaccino morì in un’imboscata tesa dalle guardie dell’Imperatore, e la donna rimase per lunghi anni con il promesso sposo, ricordando con rabbia quell’uomo dalle dolci promesse.
Accadeva anni fa. Molti. Troppi perché qualcuno – perfino lei stessa – potesse ricordare con precisione i dettagli. Quei ricordi non erano suoi, perché presi in prestito da chi l’aveva preceduta. Curiosamente sapeva, con precisione assoluta, che quelle memorie appartenessero a lei, fin dalla nascita. Ricordi così precisi non potevano essere certo il frutto di qualche falsatura dettata da racconti di terze persone. Il suo cervello non poteva. Lei stessa non avrebbe voluto. Ricordare faceva parte del suo compito, scriveva ciò che si sarebbe perso nel tempo.
Si alzò dal tavolo e si avvicinò alla piccola bacinella di vetro, con dell’acqua, sospesa su di un piedistallo in metallo. Vi ci lavò le mani, più per il vezzo di sentirsele fresche e umide, che per altro. L’inchiostro sulle sue mani colorò l’acqua di un tono spento.
Uno schioccare meccanico, istantaneo quanto lontano, attirò l’attenzione della ragazza. Lei sporse la testa fuori dall’uscio della stanza e notò un puntolino nero schizzare via nel cielo terso. Doveva essere Aya. Un altro rumore, questa volta diverso, più stridulo ed allungato. Hatate, sicuramente.
Da quando le due tengu erano attive, quei suoni erano diventati più che frequenti; nelle estati come quella che stava vivendo, lo scatto della foto si confondeva con il frinire delle cicale in un grande prato. Come quello davanti alla sua casa.
– Questa concorrenza è davvero ridicola –, sbuffò. Sapeva benissimo quel che diceva: aveva documentato più volte, nei suoi quaderni, quanto Aya e Hatate si odiassero sul lavoro. Due giornaliste d’assalto della stessa caratura non potevano certo esistere, entrambe, nello stesso luogo; ogni singolo articolo di giornale era diventata una corsa contro il tempo, un’opportunità in più per insabbiare il lavoro dell’altra. Intollerabile, sì, ma nella natura dei tengu figurava questo anormale spirito competitivo. Solo così i tengu maggiori potevano mantenere la propria dignità, alimentando il rispetto timoroso che i più piccoli, meno forti, nutrivano per loro.
Un soffio d’aria, tenue come il suo respiro; lo yukata della giovane si mosse con esso. La stanza si riempì di frescura d’estate, del verde degli alberi intorno alla piccola casa, dell’azzurro del cielo sopra la testa, del caldo del sole. Il suo essere fu investito da quella ventata di vita.
Poi, silenzio.
Nella calura di quel giorno, la schiena della giovane fu attraversata dal gelo. Tremò, il suo corpo vibrava. Come di fronte ad una verità insondabile, ella si strinse i pugni e si inginocchiò sul legno antistante l’uscio, portando i pugni alle mani.
Si rifiutò di voltare la testa alla presenza, che avvertiva forte, dietro di sé.
Dietro di lei una donna, più alta di lei ed in un vestito verde foglia, le si avvicinava silenziosa. A fatica si sarebbe distinto ogni singolo capello da quel caschetto color argento. Occhi di giada puntavano alla ragazza inginocchiata con spietatezza.
La figura caminava piano, seguendo una sinistra andatura, e disse: – Non Vi girate nemmeno per guardarmi in faccia, Hieda no Akyuu?
Lei, Hieda no Akyuu, sorrise atarassica. – Non vorrei che il Vostro volto fosse l’ultima cosa che vedessi –, rispose. – Non sarebbe un ricordo degno di me.
Pausa.
– Saprete di sicuro il perché mi trovi qui –, declamò l’intrusa. – È giunto il momento che ciò che accadde in passato si ripeta un’altra volta in questo presente, perché questo posto è popolato da menti deboli, che non imparano mai dai propri errori. Voi sapete meglio di me che la storia deve ripetersi ciclicamente.
Akyuu deglutì e non interruppe quel discorso.
– La mia signora Vi porge comunque i Suoi complimenti –, continuò l’ospite. – La Vostra lunga discendenza, dall’allora Hieda no Are, ha sempre fatto in modo che nessuno sia mai venuto a sapere.
L’ospite portò una mano al fianco destro, dove incontrò qualcosa di lungo e legnoso, rivestito da una fettuccia di seta, finemente decorata da petali di ciliegio in gocce d’ambra.
Un’elsa. Estrasse la sua katana con una mano fermamente salda verso lo tsuba. Sessantacinque centimetri di lama brillante ed argentata luccicarono alla luce del sole.
– Se è questo ciò che desiderate –, disse Akyuu, mite e rassegnata, – prego, fate pure.
– Questo è l’atteggiamento giusto, degno della Vostra stirpe! –, esclamò la spadaccina. – Passate alla prossima vita senza rimpianti!
La lama attraversò l’aria, fendendola crudelmente.
Un lampo si abbatté sul collo di Hieda no Akyuu.
Un taglio netto.
Buio.
Fine del sogno.

Nel momento in cui Maribel terminò l’ultima parola, la “Notte sul Monte Calvo” cacciò il silenzio dalla stanza.
Non aspettava altro: rispose alla chiamata con un semplice tocco del pollice.
– Hello?
– Merry? No, uh… Mary?
Non le fu difficile riconoscere quella voce. Inoltre, solo una persona poteva sbagliare il suo nome, nonostante gli anni d’amicizia. – Ciao, Renko –, salutò Maribel. Era ancora nervosa.
– Quanto tempo, eh? Come ti butta? Hai finito gli esami? –. Renko non è mai stata brava con le parole di circostanza.
Maribel fece un respiro profondo. – L’ho vista morire, Renko.
L’altra ragazza, dall’altra parte della cornetta, rimase spiazzata. – Chi? Cosa?
– La Storia di Gensokyo – fu la risposta, con un tono ancora più vibrante di tristezza. – Ho sognato tutto, l’ho vista morire… e presto molti altri la raggiungeranno.

Re: 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 31/03/2010, 16:25
da marukyuu
Colgo l'occasione per esprimere il mio commento sull'intera fic, compreso il prologo.

Stilisticamente siamo a livelli altissimi, quasi da romanziere consumato. Il testo scorre come neanche un libro di Dan Brown, ma la storia non delude per niente, ANZI... il primo capitolo mi ha lasciato con una gran voglia di scoprire il seguito. Da vorace lettore sono rimasto come se mi fosse stato servito un minuscolo bocconcino di deliziosa bistecca ai ferri in un enorme piatto da portata: NE VOGLIO ANCORA.
Il pairing Aya x Kourin è inaspettato, ma non so perché, per me funziona benissimo. Anche l'inattesa fine del primo capitolo mi ha lasciato soddisfatto.

Non posso che confermare quanto ho detto poco fa a Randy su MSN:
   RandyFlynn, l'Ultimo dei Mohicani     scrive (16:09):
*asd xD
*la mia fict è fatta così
*vorrei che fosse il più inaspettato possibile
(9)^ scrive (16:10):
*ed è proprio questo il bello.
*sarebbe criminale, e dico CRIMINALE non continuarla :asd:
   RandyFlynn, l'Ultimo dei Mohicani     scrive (16:10):
*davvero? *_*
(9)^ scrive (16:10):
*davvero.
(9)^ scrive (16:11):
*sto lavorando a un disegno di legge per non farti smettere di scrivere la fic :asd:
   RandyFlynn, l'Ultimo dei Mohicani     scrive (16:11):
*XD
*XDDDDDDDD
*scusa ma dopo questa asd XDDDDDDDD :rotfl
Credo che riassuma perfettamente quello che penso.

Continua a scrivere, Randy. :mrgreen:

Re: 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 01/04/2010, 13:29
da Scarlet Symphony
Sto pensando a come descriverla ma l'unica parola che mi viene in mente è Spelendida!
La parte che mi è piaciuta di più è quella di Maribel, l'hai fatta veramente troppo bene!

Edit:
No! Volevo porti alcune domande sul capitolo appena letto ma preferisco di no! La prima volta che ti becco su Msn ne parlermo per bene! XD

Comunque lo ripeto! Questa è una fic! Questa è una signora fic!!
Mitico, non vedo l'ora di leggere altro! ^sbaaav^
mini_remilia

Re: 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 01/04/2010, 15:24
da Hideki Kineboshi
Come ti avevo detto in tag questa fiction mi pare davvero bella e scritta in maniera ottimale, le descrizioni di luoghi, cose, le senzazioni ed altro sono fatte proprio a regola d'arte. Poi la storia mi sta attirando molto, il mistero mi attira sempre. Non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli.

Re: [Rating : NC17] 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 13/04/2010, 23:26
da marukyuu
Ispirato dal prologo della fic, ecco un semplice 4koma creato in fretta e furia in create.swf :D

Set Yourself on Fire - 01
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Re: [Rating : NC17] 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 13/04/2010, 23:55
da Kalix-Sensei
marukyuu ha scritto:
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pessimo x°°D

Re: [Rating : NC17] 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 14/04/2010, 1:04
da Rendan
Un fottuto genio XD we need moar of them

Re: [Rating : NC17] 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 14/04/2010, 17:27
da marukyuu
Rendan ha scritto:Un fottuto genio XD we need moar of them
Ti ringrazio e ti accontento!

Set Yourself on Fire - 02
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Randy, sbrigati a terminare il prossimo capitolo, o rischio di invadere il TUO thread :mrgreen:

Re: [Rating : NC17] 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 14/04/2010, 19:34
da Shion
"é cosi gelosa che sono gelosa di lei" EPIC WIN LOL

Re: [Rating : NC17] 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 14/04/2010, 22:59
da Scarlet Symphony
Splendide ste strisce!! XD
Marukyuu dobbiamo assolutamente collaborare per qualcosa con Walfas!! :twisted:
marukyuu ha scritto:Randy, sbrigati a terminare il prossimo capitolo,
Quoto!!! Forza Randyyyyyyy!!!
mini_remilia

Re: [Rating : NC17] 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 14/04/2010, 23:28
da marukyuu
Scarlet Symphony ha scritto:Splendide ste strisce!! XD
Marukyuu dobbiamo assolutamente collaborare per qualcosa con Walfas!! :twisted:
marukyuu ha scritto:Randy, sbrigati a terminare il prossimo capitolo,
Quoto!!! Forza Randyyyyyyy!!!
mini_remilia
Grazie per l'apprezzamento, per eventuali collaborazioni anche al di fuori delle strip che sto postando se ne parla in separata sede, non voglio mandare OT il thread ;)

Inoltre, insisto perché il nostro Randy posti un altro capitolo al più presto.
Così ho altro materiale per le strip.
mini_suika

Re: [Rating : NC17] 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 15/04/2010, 12:17
da marukyuu
Il popolo sovrano chiede, io rispondo e mi scuso per il doppio post.

Set Yourself on Fire - 03
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Omake!
Ecco cosa succede quando testo la funzione "random text in balloons" di create.swf...
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Re: [Rating : NC17] 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 15/04/2010, 21:45
da RandyFlynn
Waaaa ma quanti commentiiiiiiiiiiiiiii çWç grazieeeeeeeeeeeeee non pensavo di piacere così tantoooooooooooo
Spero siate contenti di sapere che sto continuando a scrivere la fic e che arriverà in tempi più brevi rispetto al primo capitolo. Ho ufficialmente arruolato marukyuu come mio stripper personale di questa fic, sta facendo un ottimo lavoro ^^
Ho postato una versione rimasterizzata del prologo, ora più conforme allo stile dei prossimi capitoli. E' solo graficamente più vicino, non toglie né aggiunge.
Al prossimo capitolo e set yourselves on fire! (cit. marukyuu)

Re: [Rating : NC17] 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 15/04/2010, 23:20
da marukyuu
Dopo i complimenti di Randy, non ho potuto fare altro che creare una nuova strip.
Avevo in mente un omake, ma non faccio in tempo a postarlo. Forse editerò più avanti. l'ho fatto e lo trovate subito dopo la strip :D

Set Yourself on Fire - 04
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Omake!
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Re: [Rating : NC17] 東方絶望火天から ~ SET THE WORLD AFIRE

Inviato: 19/04/2010, 17:26
da marukyuu
Cominciamo in (non tanta) bellezza il capitolo su Maribel :D

Set Yourself on Fire - 05
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