Supernatural Border

Visto il modo in cui hai pubblicato finora la tua fic non avrei disdegnato capitoli brevi, visto che il rischio concreto con capitoli lunghi e serializzazione online è di andare a finire nel "tl;dr", ma apprezzo e condivido la tua decisione di tentare la via del vero e proprio romanzo. Sono sicuro che le tue abilità e ambizioni di scrittore ti permettano di fare il "grande salto", quindi FALLO

Randy voleva fare capitoli più lunghi, e io mi sono solo limitato a suggerire un modo pratico per farlo.

La giusta via di mezzo forse, sarebbe strutturare la storia secondo capitoli da romanzo ma postare una scena alla volta... e poi raggruppare il tutto in capitoli nelle edizioni in pdf. Questo dovrebbe evitare il tl,dr =D


...Ah si, credo proprio che ci sia un arrangiamento di WAVE che ha pure lo stesso titolo di questa prima parte del romanzo ("La fine del sogno") e che secondo me ci starebbe anche bene come colonna sonora...

...eccolo qui.

Comunicazione urgente! Per un errore grossolano da parte del sottoscritto, la copia che ho mandato in stampa in pdf era soltanto "la bozza" e, come tale, contiene degli ERRORI ASSURDI!!! Il buon The Lunarian mi ha fatto presente gli errori commessi e adesso sto per ripostare la famigerata edizione speciale riveduta e corretta.
E la cosa stupenda è che TUTTI POTRANNO AVERLA, senza prenotazioni! =D

@The Lunarian: non avevo in mente quel remix, ma ci sta dannatamente bene O____O a me SSiB non è piaciuto molto, potresti dire che la mia fict è nata in risposta a quella doujin xD

EDIT: LINK POSTATO IN PRIMA PAGINA. Contiene l'intera fanfic riveduta e corretta, più le strips di marukyuu. Ovviamente non ha la sorpresa per motivi logistici, visto che adesso la potete vedere in questo stesso thread. =D

Beh, in effetti quella traccia ha in comune con SSiB solo l'immagine messa lì da chi ha uppato il video XD

E' un remix degli ending di EoSD, PCB e IN.

Quando ho tempo casomai mi riguardo questa edizione "corretta" e vedo se ti è sfuggito qualche altro errore XD

ECCO FATTO! Ho ripubblicato le versioni corrette di ciascun capitolo. @@ Che vergogna, certi errori ortografici e GRAMMATICI... <.<'
Il problema mio è che tendo a confondermi spesso ed un lavoro come questo, quello dello "scrittore", richiede molta concentrazione. A volte troppa .-.
Chiedo ancora scusa per gli errori vergognosi, dettati più dalla fretta che da una (modestamente quasi inesistente) ignoranza nel parlare...

Seconda parte del capitolo VI... nulla da dire, se non che devo ringraziare Marukyuu e The Lunarian per l'ottimo betareading. =D


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CAPITOLO VI
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(parte seconda)


Aya fece un piccolo passo e per quanto scuotesse la testa, per quanto scrollasse il suo corpo, non riusciva a togliersi la sensazione di scomodità che quel posto le cuciva addosso. Gli occhi salivano e risalivano, fissavano quella cupola magica sopra la sua testa. Quella cupola proteggeva da tutto – anche dall’espansione di ego diversi, che non fossero quelli che l’entità stessa prevedesse – e, al contempo, comandava su di loro le frustrazioni che quel ruolo comprendeva. Come vi fosse un occhio invisibile nel cielo, la tengu più veloce tra i suoi simili si sentì continuamente scrutata, analizzata e giudicata. Camminò piano, impettita, costretta in una marcia regolare e controvoglia.
Il Cervello Lunare era ancora ferma e continuava a fissarla. Sotto ciò che era divenuto un blu carico, la sua era una figura diafana, delicata ma presente nella continua irrealtà supposta di quel luogo. – Qualcosa non va, Aya?
– Nulla, nulla… è solo questo posto –, commentò la tengu, e si fermò. Trovò che le sue parole non fossero uscite se non perché previste, come se le fosse stata suggerita una cosa del genere. Aya ebbe un brivido. Si sentì limitata.
– So cosa provi –, le rispose l’altra. – All’inizio è stata dura anche per me. Difficile sentirsi accettati quando milioni di occhi ti scrutano. Ci si riesce a fare l’abitudine, però. Meglio questo che una paranoia, dopotutto –. L’amarezza nelle parole di Eirin lasciò perplessa Aya, non sapendo che cosa volesse dire. – Sei mai stata al nuovo tempio Hakurei?
– Il nuovo tempio…? –. Aya arrancò presso Eirin.
– Diciamo che molte cose sono cambiate –, spiegò il Cervello Lunare. – Qualcuno –, sottolineò, come ad indicare che quel “qualcuno” fosse nelle immediate vicinanze, – ha detto “in meglio”, ma io non la penso così. Penso che ci vorrebbe qualcosa di più e credo tu sappia a cosa mi riferisco.
In un barlume di sicurezza improvvisa, Aya cercò di rispondere alla sua interlocutrice, ma riuscì a formulare solo un’altra domanda: – Che… che cosa? –. E, ancora una volta, tremò al pensiero che anche quella domanda fosse stata anticipata ed approvata, da qualcuno, per lei.
Eirin allargò le braccia. – Questo posto –, rispose a se stessa, – è vuoto. L’avrai notato anche tu, credo. Nessuno entra qui, se non è Reimu a chiederlo espressamente. Nessuno può parlare, commentare, dubitare, pensare, se non è ritenuto lecito da Reimu. Se Reimu non se la sente e vuole stare in disparte, può anche costringere chiunque al suo silenzio –. Aya si stupiva della libertà di parola di Eirin ogni volta che lei apriva bocca, soprattutto quando continuò: – Lei sente ciò che vuole sentire, perché sa cosa vuole sentire e lo ottiene sempre.
Aya vibrò di terrore. – E… allora perché sono qui?
Eirin parve spazientita. – Perché Reimu vuole parlare con te. Sa quel che tu sai e vuole sentirtelo dire.
– Ma se lei sa quel che io so –, insinuò Aya, – perché chiedermelo?
Eirin le voltò le spalle. – Perché le piace sentirselo confermare –, disse, quando cominciò a muoversi, – anche quando sa che è sbagliato.

Quel viottolo raccoglieva solo una piccola parte degli eccessi che appesantivano ciò che Eirin aveva chiamato “tempio Hakurei”. A pochissima distanza l’uno dall’altro stavano le lanterne di pietra che Aya aveva già visto in precedenza; sfilavano lungo il rettifilo, a comprendere la larga e lunga camminata di pietre ottimamente intagliate. Scendendo con lo sguardo dal kagura-den, al punto di fuga sorgeva il simbolo più potente, la demarcazione più forte: il torii, l’imponente portale col suo rosso acceso, sfarzoso nel suo essere ingombrante. Era notevolmente ingigantito, al punto che sarebbe stato difficile far sfuggire il proprio sguardo da quel mastodontico portale da qualunque punto di Gensokyo lo si guardasse. Stretta in spire intorno a quei pali mastodontici, all’incrocio delle assi orizzontali, stava una corda sacra che ricordava la shimenawa di Kanako. Era arcuata non tanto dalla forza di gravità, quanto da innumerevoli simboli, pendagli, amuleti consacrati e sibilanti, che scacciavano ciò che si trovava oltre quella soglia, tenendolo a bada anche all’infuori di essa come solide ed imperturbabili Colonne d’Ercole.
Aya fu terrorizzata della mano umana che aveva eretto quel nuovo limite e si domandò se non fosse la stessa che costruì la cupola sopra la sua testa.
– Oè! Sveglia un po’! –. Eirin scosse più volte la reporter. – Ma che fai, ti imbamboli così, di punto in bianco? –. Rise. – Vieni, Aya. Suika avrebbe dovuto essere qui con noi, come cerimoniera, ma a quanto pare Reimu l’ha mandata a comprare alcune cose. Siamo solo io e te.
Piccolo ed essenziale – una vera contraddizione rispetto all’intera sfarzosità del tempio – e pur sempre ornato di amuleti candidi, un altare in legno dava su di una grandissima honden puntuta. Ai lati dell’altarino stavano due koma-inu, canidi leonini dallo sguardo avverso a chi si avvicinava loro. Si trattava, era evidente, di un rimpiazzo del classico haiden dei quali i tempi scintoisti abbondavano. A stento chiunque avrebbe ancora trovato un che di fede nativa: rimaneva – seppure in un’altra posizione – il caseggiato dove gli incontri logistici avevano luogo, ma non c’erano gli altri tempietti secondari, più piccoli, e mancavano anche quelle placche di legno dove gli avventori avrebbero potuto affiggere le proprie preghiere. Perfino i paletti intorno al tempietto di devozione, là dove la divinità risiedeva, apparivano più larghi e più alti del normale. Era lapalissiano, ormai, che l’intero insieme delle strutture religiose altro non era che una mera scusa per imporre una terribile volontà superiore e mortificare chiunque avesse la sfortuna di avere un rapporto con essa.
Le due figure femminili erano ormai vicine all’altarino quando Aya, sovrappensiero, passò oltre. Eirin la afferrò per una mano. – Dove te ne vai? –, le intimò, girandola verso di sé. – Siamo arrivate.
– Qui? –. Aya inarcò un sopracciglio. – Ma… mi tocca fare offerte alla divinità del tempio?
– Lei è qui –, ripetè Eirin, un po’ per bacchettare la sua dirimpettaia. – Sta’ ferma e lascia che parli io.
Starà pregando la divinità residente, pensò Aya. Non vorrà essere disturbata. Uno scorcio mentale di ciò che l’attendeva la fece tremare.
Fissata al traversone dell’altarino, sorretto da due colonne quadre di legno, c’era una campanella dello stesso bronzo dei due koma-inu, al cui batacchio pendeva una cordicella sfilacciata. Eirin agitò due volte la corda mentre si piegava altrettante volte, poi batté due volte le mani e pronunciò, ad occhi chiusi e mani congiunte: – Reimu Hakurei, Aya Shameimaru desidera parlare con te.

Dall’abisso di ciò che fu un tempo apparentemente infinito, dalla penombra interna di quell’honden recintato, emerse una figura consumata dai residui dei mali di un mondo interno. Le cicatrici baluginarono prima di essa, foriere di una figura martoriata. Sorprendentemente, la donna che varcò la soglia era pulita, la sua pelle pallida era liscia e pura; era magra, asciutta, ritta nella postura e rigida nel portamento. Gli occhi accusatori ed algidi erano incastonati in un idolo di freddezza, i capelli crescevano dietro di lei con composta delicatezza.
La Reporter del Fantastico non aveva dubbi: ciò che l’esteriore donava era una forma perfetta, una crisalide di bellezza sontuosa, ma quel bozzolo incubava un male che parlava più forte, quasi urlava. A chiunque li avesse visti, i segni delle violenze subite sarebbero rimasti impressi come marchi a fuoco sulla carne viva.
Ecco Reimu Hakurei, un tempo semplice sacerdotessa al tempio! Eccola, seduta a fior di loto, cavalcante una tartaruga vecchia e mai stanca, muta nelle intenzioni e sorda nell’imbastardimento! Eccola, Reimu Hakurei, la Potenza della Stirpe Hakurei, colei che si è macchiata di un crimine così grave da aver emesso di sua volontà il verdetto migliore – diventare una dea!

Spettacolare come al solito.

Siamo arrivati a livelli espressivi mai visti in una normale fan fiction. Ogni frase è pregna dell'atmosfera di tensione, terrore e desolazione che si avverte attorno al Tempio Hakurei. L'ultimo periodo, invece, è una sorta di marcia trionfale di una Reimu, provata nel corpo e nell'anima, autoproclamatasi dea.

Tu, Randy, hai la capacità di rendere su "carta" scene così cariche di sensazioni e significati in modo quasi cinematografico.

tl;dr: MOAR!

Mi stò cominciando a chiedere avrà una funzione maggiore o meno il cambiamento di Gensokyo, voglio dire, i templi giapponesi sono da tempo immutati, mentre qui in pochi anni è cambiato praticamente tutto, è un pò una sorta di religione "tecnologica", la trovo una cosa abbastanza inquietante XD.

HeilPalazzo ha scritto:Mi stò cominciando a chiedere avrà una funzione maggiore o meno il cambiamento di Gensokyo, voglio dire, i templi giapponesi sono da tempo immutati, mentre qui in pochi anni è cambiato praticamente tutto, è un pò una sorta di religione "tecnologica", la trovo una cosa abbastanza inquietante XD.

Vediamo se riesco a spiegare un po' il concetto di questo capitolo. Anzitutto c'è da dire che il cambiamento che hai visto è in riferimento a Reimu. Il tempio Hakurei è cambiato, adesso è costruito ad immagine e somiglianza di Reimu stessa, con annessi e connessi. Una delle frasi più eloquenti è quella di Eirin, detta quando parla di Imamura. Abbiamo visto che Imamura non sopporta il concetto di "divinità", però accetta la presenza di Reimu e, al contempo, va "al [suo] cospetto".
In poche parole, siamo arrivati a credere così tanto nell'uomo che adesso che questi è divenuto libero da ogni cognizione di "peccato" (in termini religiosi) è diventato egli stesso "idolo" e punto di riferimento.
In fondo, se andiamo a vedere, anche Imamura fa la stessa cosa: ha ordinato agli Hisoutensoku (un tempo divinità) di lavorare per quello che poi si scopre essere un proprio tornaconto. Ha imposto la sua presenza su coloro che una volta erano esseri terribili ed incomprensibili. Anche Imamura, in questo caso, è un "dio umano", un uomo che si è liberato del vecchio stampo. Eppure egli soffre perché è limitato ancora dal suo essere fin troppo legato alla tecnologia ed al rifiuto testardo delle vecchie concezioni. Infatti, nella sua presentazione, egli "non si distingue dagli altri" se non fosse per i vestiti che porta. E chi sono gli altri, se non gli Hisoutensoku E le altre guardie, tutti suoi sottoposti? Imamura è un uomo che non lotta per diventare questo "dio umano", eppure impedisce a se stesso di credere a qualcos'altro; inoltre, parla con Reimu per risolvere la questione-omicidio.
In conclusione, Reimu è la "religione tecnologica" di Gensokyo. E si sa che in un mondo di ciechi, l'orbo è colui che li guida.

Fiuuuuuu, che fiume in piena XD

Ottimo capitolo, come sempre. Potrei usare le tue descrizioni nella tesina che devo prtare giovedì quando parlo del tempio Shintoista. asd
Btw, la piega che sta prendendo questa novel mi sta piacendo tantissimo, dove finalmente qualche essere umano ha capito di essere in qualche modo superiore agli altri e voler essere riconosciuto come divinità. Voglio vedere come si sviluppa ora la storia, dove Reimu pensa di essere, giustamente, divinità tra gli uomini.

Puoi farlo, hai il mio permesso! =D

Doppio post, per un doppio contenuto!
Prima di tutto, noterete che questo thread ha un bel sondaggio. Rispondete, se vi va. E mi raccomando, siate sinceri =D

Il secondo è... beh, il video di una canzone che mi ha ispirato per questo capitolo. Questi sono gli At The Gates, e la canzone è "Blinded By Fear". Ci sta troppo bene con il dolore di Reimu.



"BLINDED BY FEAR" by At The Gates

We are blind to the
worlds within us,
waiting to be born

I cast aside my chains
Fall from reality
Purgatory unleashed
Now burn the face of the earth
Purgatory unleashed
Now burn the face of the earth

The face of all your fears
All of your dreams unleashed
The face of all your fears

Born of the demon sky
Twisting reality
Sweet nauseating pain
Is death the only release?
Nauseating pain
Is death the only release?

The face of all your fears
All of your dreams unleashed
The face of all your fears

I cast aside my chains
Fall from reality
Suicidal diseases
The face of all your fears
Now covered with scars
Humanity exiled
Purgatory unleashed
Now burn the face of the earth
Purgatory unleashed
Now burn the face of the earth

The face of all your fears
All of your dreams unleashed
The face of all your fears

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Ehi, guardate! Un terzo video! E non devo nemmeno fare un triplo post! =D Alcune pose in questo video sono un po' "ammiccanti". Vedetelo a vostra discrezione. (inb4 UrielMatt)



"I, VOYAGER" by Nevermore

If you view life as a mission
For truth and purity in vision
You can become as the anointed
And fade away from the disjointed

In observation, I analyze
All the aspects of humanity that I despise

I am the voyager
I have tasted pleasures of the flesh
And drunk the pleasures of the mind
To reach the point I've attained
Clear focused and defined

Those who don't create dictate
The structure of our world and preach hate
Drifting out of languid boredom
To destroy the structure of our kingdom

In observation, I analyze
All the aspects of humanity that I despise

I am the voyager
I have tasted pleasures of the flesh
And drunk the pleasures of the mind
To reach the point I've attained
Clear focused and defined

If you live life draped in sorrow
You will destroy the path we follow
Take my hand and walk in wonder
The patterns spin in random order

In observation, I analyze
All the aspects of humanity that I despise

I am the voyager
I have tasted pleasures of the flesh
And drunk the pleasures of the mind
To reach the point I've attained
Clear focused and defined
I am the voyager
I, Voyager

Allora, come stile e descrizioni tutti i cap sono eccellenti, dal primo all'ultimo, senza alcuna distinzione, quindi su questo non posso certo scegliere un capitolo migliore. Come ho già detto in tag, i capitoli più belli secondo me sono il 2, il 3, il 4 e il 6. Il 2, il 3 e il 6 perchè mostrano una cosa che a me è sempre piaciuta nelle varie storie che ho letto, cioè l'impatto psicologico dei vari fatti e la psicologia dei vari personaggi. Precisamente mi han colpito Reimu e l'ispettore di cui non mi ricordo il nome, di cui sembrano uno rinnegare l'esistenza delle divinità, quasi, mentre l'altra sentirsi proprio lei stessa una divinità, due facce opposte di una certa blasfemia, se vogliam vedere. Non dimentichiamo poi il ritrovamento della testa di Akyuu e la reazione di Sanae, stravolta per quel che è accaduto e per gli insulti che riceve dall'ispettore, e per questo riceverai tutto il mio rispetto per aver stravolto quella stupida imitazione di una sacerdotessa. Infine ho apprezzato moltissimo anche il cap 4, quello dello scontro, poichè dopotutto, a me gli scontri piacciono, e questo è realizzato in modo perfetto. E anche le basi dello scontro sono validissime, quindi un altro punto a favore per questo cap. Inoltre la presenza di Cirno, la più forte di tutti, sposta sempre di più il mio voto verso il cap 4. Quindi ora sono indeciso fra cap 2/3, che secondo me, potrebbero anche essere visti come cap unico, visto che sono uno il seguito dell'altro, e il cap 4.
Mi prendo un po' di tempo per riflettere ancora, invece di ripassare per l'orale di domani. asd

Festasim ha scritto:Allora, come stile e descrizioni tutti i cap sono eccellenti, dal primo all'ultimo, senza alcuna distinzione, quindi su questo non posso certo scegliere un capitolo migliore. Come ho già detto in tag, i capitoli più belli secondo me sono il 2, il 3, il 4 e il 6. Il 2, il 3 e il 6 perchè mostrano una cosa che a me è sempre piaciuta nelle varie storie che ho letto, cioè l'impatto psicologico dei vari fatti e la psicologia dei vari personaggi. Precisamente mi han colpito Reimu e l'ispettore di cui non mi ricordo il nome, di cui sembrano uno rinnegare l'esistenza delle divinità, quasi, mentre l'altra sentirsi proprio lei stessa una divinità, due facce opposte di una certa blasfemia, se vogliam vedere. Non dimentichiamo poi il ritrovamento della testa di Akyuu e la reazione di Sanae, stravolta per quel che è accaduto e per gli insulti che riceve dall'ispettore, e per questo riceverai tutto il mio rispetto per aver stravolto quella stupida imitazione di una sacerdotessa. Infine ho apprezzato moltissimo anche il cap 4, quello dello scontro, poichè dopotutto, a me gli scontri piacciono, e questo è realizzato in modo perfetto. E anche le basi dello scontro sono validissime, quindi un altro punto a favore per questo cap. Inoltre la presenza di Cirno, la più forte di tutti, sposta sempre di più il mio voto verso il cap 4. Quindi ora sono indeciso fra cap 2/3, che secondo me, potrebbero anche essere visti come cap unico, visto che sono uno il seguito dell'altro, e il cap 4.
Mi prendo un po' di tempo per riflettere ancora, invece di ripassare per l'orale di domani. asd

In bocca al lupo! Mamma mia, grazie per il megacommentone! Ah, sei poi riuscito a mettere le descrizioni nella tesina? x°

Prima di tutto, anche se te l’ho già detto in fase di betareading, ottimo capitolo.

Allora allora allora… commenti generali su stile, discorso indiretto e pronomi personali gli ho gia fatti…

Cominciamo dal principio. Eirin. All’inizio sono rimasto un attimo perplesso leggendo i suoi dialoghi, perché mi ero formato in mente un’immagine un attimo più “seriosa” di lei. Poi però ho fatto mente locale e ho dovuto constatare come la sua personalità sia effettivamente come l’hai descritta. Quindi devo dire che hai fatto veramente un buon lavoro.

Il ruolo di Ms. Esposizione del resto le calzava a pennello, e difficilmente qualcun altro avrebbe potuto svolgerlo meglio. Serviva qualcuno di abbastanza altruista da curare Aya (e Hatate), intelligente e acuto quanto basta da comprendere appieno l’operato di Reimu, e dotato della sottigliezza necessaria a “criticare” la miko in casa sua. Yukari e Yuyuko non rientrano in questa categoria per svariate ragioni, tra cui il fatto che, da quello che abbiamo visto, sospetto abbiano ruoli ben più importanti, incompatibili con il ruolo ora svolto da Eirin (che probabilmente avrà i suoi piani, ma, per esempio, almeno non è amica e datore di lavoro di quella stessa Youmu che ha appena dato un ultimatum ad Aya). L’unica perplessità che ho è l’incredulità del Cervello della Luna di fronte all’ “allucinazione” di Aya. Voglio dire, è di Eirin che stiamo parlando, genio dalle conoscenze smisurate e amica di Reisen, che delle illusioni ottiche è più che esperta. Io me la immaginerei un po’ meno sorpresa e un po’ più sospettosa. Anche se è vero che siamo ancora dentro il tempio di Reimu, e lei sente tutto…

Bella la scena della cupola, bella la descrizione del resto del tempio. Oltre all’onnipresente senso di paranoia c’è quel sentimento più sottile, che deriva dalla consapevolezza che l’ambiente che si vede nel tempio è un’ utopia. Un luogo di perfezione che però, visti gli eventi trascorsi, non dovrebbe esistere. E’ quindi un’illusione, un’illusione che si fonda su qualcosa di orribile.

Ed è molto, molto notevole vedere come questo si rifletta nello stesso aspetto di Reimu. Lei è immacolata, elegante e severa, ma nell’ombra, dietro ogni apparenza, si cela una figura martoriata, segnata a vita dagli orrori visti, subiti, e commessi. Un male che parla più forte, appunto.

E mi dispiace davvero, davvero tanto vedere Reimu ridotta così.

Immagino che il punto fosse proprio quello.



Alcune considerazioni:

Il nuovo tempio di Reimu è grande, sfarzoso, a tratti quasi barocco. Ma è vuoto. Non solo, è più vuoto di quanto fosse mai stato prima. Nella sua gloria, nella sua maestosità, fallisce nella sua missione di luogo di culto, ed è un po’ il simbolo del definitivo fallimento di Reimu come miko, del suo completo travisamento della sua missione. Una volta il tempio Hakurei era simbolo di armonia, luogo aperto agli umani come agli Yokai. Ora è chiuso, sigillato quasi, da una barriera che ricorda quella di Gensokyo stessa, ed è abitato da una autoproclamata dea che gli Yokai ormai li odia, e probabilmente vede negli umani solo strumenti per un fine, mezzi per uno scopo. Tutto ciò è molto, molto triste.

Parlando d’altro, dalla tua opinione verso SSiB e dal ruolo che Youmu (almeno, tutto sembra suggerire che si tratti di lei) ha ricoperto finora, immagino che tu voglia far ricoprire a Yuyuko e Yukari un ruolo importante, e che sia già in moto un piano un po’ più profondo di quello di SSiB.

Spoiler SSiB Dopo tutto c’è stato un enorme cambio dello status quo negli ultimi anni. Trovo quasi impensabile che Yukari non intervenga (tanto per dirne una, Reimu si è autodichiarata dea, e ha ricostruito il tempio praticamente a fini autocelebrativi. Un tempio intimamente legato allo steso confine Hakurei e che Yukari tende a considerare come suo), e Yuyuko è la sua complice da sempre…
Beh su, voglio vedere un nuovo capitolo! Che aspetti? =D

...non ho parole. Ho davanti un'analisi testuale completa e dettagliata, viscerale ed appassionata come solo i lettori ideali di uno scrittore possono desiderare.

Mi inchino Orz.

The Lunarian ha scritto:commenti generali su stile, discorso indiretto e pronomi personali gli ho gia fatti…

Ah, a proposito! Qualcuno mi ha fatto notare che ho un uso esagerato della punteggiatura, soprattutto al termine di ogni dialogo. Normalmente io faccio così
- Io dico questo -, riporto, - perché devo fare un esempio.
A qualcuno il -, non piace: il motivo è che il trattino è già di suo una punteggiatura, raddoppiare la cesura è quasi controproducente.
Da una parte non gli posso dar torto, ma dall'altra vorrei sottolineare che io tendo a vedere il "-" nella sua doppia veste: quando è in mezzo al discorso è una cesura, e la riconosco, ma prima del dialogo diventa strumento di riporto, un mero mezzo grafico per indicare la presenza di un dialogo alla stregua delle virgolette. =D

Ancora con sti complimenti, mi fai sembrare un guru della letteratura XD

Il famigerato trattino... c'è un motivo se io uso le virgolette per le parole e i puntini di sospensione per le frasi interrotte metà, evito direttamente il problema XD

Effettivamente vedere -, verbo, è graficamente bruttino, specialmente quando la frase finisce in un punto e ti trovi cose come .-, o ?-., che sembrano faccine malriuscite XD

Però devo ammettere che finche non me l'hai fatto notare non me n'ero accorto, quindi non dovrebbe essere poi così orribile.

Devo dare un consiglio? Se vuoi continuare a usare i trattini prova con -frase- verbo,

Uhmm... proverò a fare un rapido repulisti e dal prossimo capitolo toglierò la virgola dopo il trattino.

RandyFlynn ha scritto:

Festasim ha scritto:Allora, come stile e descrizioni tutti i cap sono eccellenti, dal primo all'ultimo, senza alcuna distinzione, quindi su questo non posso certo scegliere un capitolo migliore. Come ho già detto in tag, i capitoli più belli secondo me sono il 2, il 3, il 4 e il 6. Il 2, il 3 e il 6 perchè mostrano una cosa che a me è sempre piaciuta nelle varie storie che ho letto, cioè l'impatto psicologico dei vari fatti e la psicologia dei vari personaggi. Precisamente mi han colpito Reimu e l'ispettore di cui non mi ricordo il nome, di cui sembrano uno rinnegare l'esistenza delle divinità, quasi, mentre l'altra sentirsi proprio lei stessa una divinità, due facce opposte di una certa blasfemia, se vogliam vedere. Non dimentichiamo poi il ritrovamento della testa di Akyuu e la reazione di Sanae, stravolta per quel che è accaduto e per gli insulti che riceve dall'ispettore, e per questo riceverai tutto il mio rispetto per aver stravolto quella stupida imitazione di una sacerdotessa. Infine ho apprezzato moltissimo anche il cap 4, quello dello scontro, poichè dopotutto, a me gli scontri piacciono, e questo è realizzato in modo perfetto. E anche le basi dello scontro sono validissime, quindi un altro punto a favore per questo cap. Inoltre la presenza di Cirno, la più forte di tutti, sposta sempre di più il mio voto verso il cap 4. Quindi ora sono indeciso fra cap 2/3, che secondo me, potrebbero anche essere visti come cap unico, visto che sono uno il seguito dell'altro, e il cap 4.
Mi prendo un po' di tempo per riflettere ancora, invece di ripassare per l'orale di domani. asd

In bocca al lupo! Mamma mia, grazie per il megacommentone! Ah, sei poi riuscito a mettere le descrizioni nella tesina? x°

No, però ho usato la descrizione del tempio dalla pagina di wikia che mi hai passato, grazie mille!
Mitologia giapponese e Shintoismo powa, più una spruzzata di periodo Nara, dove è vissuto il presunto padre di Mokou, Fujiwara no Fuhito, che a dirla tutta era proprio un gran pezzo grosso, eh.

Fuck yeah!
Due informazioni: la prima, vi auguro che il mio stile non stufi. Non dovrebbe venire fuori una fict lunga, al massimo diventerà novel ma non sarà lunghissima, tipo 100 capitoli! A proposito, a partire dal prossimo capitolo le cose cominceranno a peggiorare a Gensokyo, state attenti.

La seconda è che chiederò di chiudere questo thread per aprirne un altro. Come ho detto in tag, ho intenzione di aprire un thread per ogni volume. Nel vecchio thread troverete sempre l'edizione completa per leggerla più velocemente, mentre nel nuovo si discuterà dei nuovi capitoli - e anche dei vecchi, perché no. Vi sta bene?